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Il team-manager Silvio Grande compie una panoramica a 360° sul responso della gara delle ragazze e dei ragazzi del tiravolismo bianco-verde all’Invernale nazionale di Roma

Tra le ragazze e i ragazzi che hanno popolato il Tav Roma per il Campionato invernale nazionale 2023 del Settore Giovanile la formazione della Lombardia si è presentata con ben trentotto elementi complessivi: un collettivo – quello bianco-verde guidato dal Presidente della Commissione del Settore Giovanile Walter Miotto, dalla Vicedelegata Elena Gallina, dal team-manager Silvio Grande e dai Tecnici Renato Butti di Uboldo, Corrado Roveroni di Fagnano, Fausto Chitò di San Fruttuoso e Marco e Gian Pietro Faustinelli del Cas Concaverde – che ha saputo cogliere alcuni successi importanti e anche numerosi piazzamenti significativi collocandosi di nuovo tra le forze maggiori dell’Italia tiravolistica under 21.
A tracciare un bilancio di questo primo grande appuntamento stagionale è Silvio Grande che, dati alla mano, formula un giudizio complessivamente positivo, evidenziando però alcune disparità di responso sulle quali i dirigenti lombardi del comparto giovanile dovranno lavorare in vista dei prossimi impegni.

Coach Grande, nel giro di una stagione quanto è cambiato il ruolo della Lombardia giovanile al Campionato invernale?
“Quello che la nostra regione ha saputo conseguire a Roma è stato certamente un buon risultato ed è significativamente migliore di quello dell’anno scorso che peraltro era stato comunque positivo: si ricorderà che nella Fossa Olimpica avevamo conquistato l’oro con Alessandro Salandini e l’argento con Samuele Faustinelli tra gli Juniores, l’argento con Michelle Lisca tra le Esordienti, il bronzo con Manuel Beatini tra le Giovani Speranze e l’argento della squadra maschile. Certamente il risultato che salta all’occhio immediatamente nell’edizione di quest’anno è la medaglia d’oro della Lombardia femminile del Trap. È un traguardo che va analizzato con molta attenzione, innanzitutto perché quest’anno la nostra squadra femminile ha ottenuto la vittoria quando invece appena un anno fa nello stesso concorso avevamo solo sfiorato il podio ed eravamo arrivati quarti. Ma ci sono altri aspetti eminentemente agonistici che devono essere evidenziati: un anno fa le nostre tre migliori ragazze avevano totalizzato 108/150 mentre quest’anno Sofia Chiampesan, Laura Zeni e Ambra Parodi hanno composto il punteggio di 125/150. È un incremento percentualmente strepitoso. Ma occorre anche dire che tutto il comparto femminile del Trap a livello nazionale quest’anno è cresciuto moltissimo perché con 125/150 la Lombardia non ha fatto il vuoto dietro di sé, ma ha preceduto soltanto di due piattelli il Veneto. Su di un altro elemento vorrei inoltre porre l’accento: il risultato che abbiamo conseguito è stato realizzato con il contributo di una Juniores, Laura Zeni, di una Giovane Speranza, Ambra Parodi, e di una Esordiente, Sofia Chiampesan. Altre squadre hanno prodotto il loro punteggio magari con due Juniores e un’Allieva: qui naturalmente non si tratta di istituire confronti né di assegnare pagelle in senso scolastico, ma è un dato che deve essere segnalato per confermare il merito delle nostre ragazze. È vero che qualcuno sostiene che la superiorità agonistica di una Juniores nei confronti di una Esordiente è un concetto tutto teorico e su questa posizione possiamo anche convenire perché in ogni gara si verificano situazioni particolari che devono essere analizzate nello specifico, però è altrettanto vero che una Juniores dispone di un’esperienza agonistica maggiore e di potenzialità più alte di un’atleta che magari è al suo secondo anno di attività. Quindi mi sento davvero di formulare i complimenti alle nostre ragazze per il traguardo raggiunto.”

Possiamo dire che il comparto delle Esordienti è davvero quello che ha sorpreso di più in questo invernale 2023?
“Possiamo certamente dirlo, ma nel momento stesso in cui formuliamo questo giudizio dobbiamo correggerci. Nel senso che questo responso arriva da lontano e quindi non sorprende. Ad esempio possiamo considerare un exploit il risultato di Sofia Chiampesan che ha saputo fare il risultato migliore delle nostre atlete, ma proprio Sofia è stata una sorpresa fino a un certo punto perché questa nostra atleta, che ha compiuto tredici anni il 1° settembre del 2022, si è preparata davvero diligentemente per questo Campionato d’inverno e ha quindi raccolto l’effetto del suo grande impegno. Ha partecipato al circuito invernale di Trap della Lombardia trascorrendo molte ore dei suoi fine settimana a inseguire piattelli al freddo e inoltre nella scuola del Concaverde è certamente l’atleta che è stata più presente agli allenamenti. Noi siamo partiti il 31 gennaio con la preparazione e nelle cinque settimane tra l’inizio degli allenamenti e il Campionato invernale di Roma Sofia è stata presente a undici sessioni su dodici. Generalmente giudichiamo che per avere una preparazione sufficiente devi essere presente al 50% degli allenamenti: di conseguenza questa diligente accuratezza di Sofia nel seguire gli allenamenti è quello che ha prodotto la qualità della sua prova. Ci ricordiamo tutti quanto Sofia fosse legittimamente intimidita dalla solennità della finale del Campionato italiano di Montecatini che per lei era il primo vero cimento importante. A Roma invece io ho visto in Sofia degli occhi di tigre e una determinazione tutta nuova!”

Il bel segnale è che tra le Esordienti c’è in generale grande vitalità.
“Esattamente perché anche Rachele Giustacchini Ribeiro ha fatto una gara che deve essere essere giudicata come una bella prova in relazione all’esperienza agonistica che può vantare questa nostra atleta. Rachele è partita con un 20/25 che era il secondo risultato della sua qualifica dopo il 21 di Sofia Chiampesan. Poi è andata a effettuare la seconda serie sul campo 6 che è un campo difficile e non è riuscita a fare più di 16: un punteggio che comunque le ha permesso di classificarsi quarta. Precisiamo innanzitutto che Rachele ha compiuto tredici anni il 15 dicembre scorso e ha iniziato a praticare il tiro a volo nel 2022. Sicuramente, nell’ottica del ragionamento che abbiamo fatto prima, Rachele non ha compiuto una preparazione sufficiente in queste settimane dal momento che è stata presente soltanto a cinque sessioni di allenamento. Approfitto di questo dato per spiegare a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi della Lombardia quanto sia importante la frequenza agli allenamenti per conseguire la giusta preparazione e quindi il risultato desiderato. A Roma Rachele era un po’ delusa per il risultato della seconda serie, ma lei sa benissimo che io le ho fatto i complimenti per la prova offerta e lei ha certamente compreso che con una preparazione più accurata può anche aspirare a ben altri traguardi.”

Giovani Speranze, Allieve e Juniores dell’area femminile: che bilancio possiamo tracciare invece di questi comparti?
“Tra le Giovani Speranze abbiamo ottenuto una splendida medaglia d’oro con Ambra Parodi che è stata autrice di una gara molto positiva in cui è riuscita a dare slancio alla prova con una bella seconda serie. Fra l’altro anche in questa qualifica i punteggi complessivi sono cresciuti molto rispetto all’anno scorso e questo sottolinea ancora di più il valore di questa vittoria di Ambra. Michelle Lisca era partita malissimo con un 14/25 che avrebbe scoraggiato chiunque: invece Michelle è riuscita a ritrovare energia ed è uscita dalla seconda serie con un 20 che in realtà l’ha proiettata a un soffio dal podio. Certamente più difficile leggere in positivo questa volta il risultato di Simona Tonni che non è davvero mai entrata in gara e ha totalizzato un punteggio che è lontanissimo dai suoi standard abituali: basti considerare che Simona qualche giorno prima del Campionato di Roma in allenamento ha totalizzato un 25. Ritengo però che questi alti e bassi così vistosi siano un dato tipico delle prestazioni di alcune nostre atlete e di alcuni nostri atleti in questa fase della stagione. Il caso di Giulia Antonelli tra le Allieve è invece un po’ diverso. Giulia è partita bene con un 21/25, poi ha pagato un po’ severamente il passaggio dal campo 6 con un 16. Questa nostra atleta sta comunque crescendo molto e di nuovo questa forte discrepanza tra le sue due serie non è indicativa del suo vero valore. Certamente Giulia è una ragazza che ha delle pregiate doti tecniche, ma tende a perdere il controllo delle sue potenzialità quando si trova a dover fronteggiare improvvisamente una difficoltà. E in quella situazione finisce per mettere insieme valanghe di zeri. So che Giulia era contenta per il podio perché l’argento che ha conquistato è davvero un bel traguardo, ma era delusa per quella seconda serie. Io sono convinto che se Giulia lavorerà su quegli spigoli caratteriali che a volte la penalizzano in pedana potrà essere presto una tiratrice forte. Un po’ di amarezza invece per non essere riusciti a centrare una medaglia tra le Juniores effettivamente c’è. Laura Zeni, che anagraficamente è la più grande rispetto alle sue colleghe Valentina Archetti e Valentina Dolci, si è difesa bene: la sua prima serie, un 23/25, era la migliore della qualifica. La seconda serie è stata certamente più debole: le ha impedito di andare a medaglia in una gara in cui le altre ragazze hanno fatto davvero degli ottimi punteggi, ma le ha permesso di contribuire alla vittoria della squadra femminile della Lombardia con Sofia Chiampesan e Ambra Parodi. Tra le ragazze vorrei poi sottolineare la bella gara che ha fatto Arianna Nember nello Skeet: Arianna ha saputo comporre lo stesso risultato di Sara Bongini che è indiscutibilmente un’atleta molto più esperta. L’esito dello spareggio, negativo per Arianna, è poi ininfluente sotto il profilo del giudizio: è la presenza sul podio e la convinzione del modo in cui ha saputo condurre la gara che dice molto dei grandi progressi compiuti da questa nostra atleta.”

Anche tra i ragazzi ci sono certamente alti e bassi, ma la prova a squadre è da elogiare in una gara che ha assistito fra l’altro a qualche risultato stratosferico.
“In un quadro maschile che per la Lombardia è complessivamente non troppo soddisfacente, c’è sicuramente qualche prestazione molto buona. Innanzitutto, sì, la prova della squadra: Matteo Sertori, Alessandro Moreni, Manuel Beatini e Fabio Marchiori hanno fatto una gara di buon livello che avrebbe potuto rivelarsi anche da medaglia d’oro se in questa occasione non avessimo dovuto confrontarci con la squadra del Lazio che è stata autenticamente stellare. E personalmente, interpretando peraltro il pensiero di tutti noi dirigenti e atlete e atleti della Lombardia, non posso davvero che complimentarmi con la squadra del Lazio che ha meritato pienamente questa vittoria. Tra i nostri Juniores Matteo Sertori, che è un 2006 al suo primo anno in quella qualifica, è stato l’autore di una bella prova: con il 22/25 di apertura, a fronte dei tanti risultati sorprendenti che stavano fioccando, Matteo sembrava non poter brillare, ma con il 25 di recupero non solo ha permesso alla squadra di raggiungere la medaglia d’argento, ma si è anche conquistato una buona posizione nella classifica individuale. Tra le Giovani Speranze Alessandro Moreni ha davvero fatto un risultato interessante: il 45/50 di Roma è il suo nuovo record personale che avrebbe potuto avere un ruolo diverso in senso assoluto in classifica se questa volta, come abbiamo visto, quella qualifica non si fosse rivelata l’area dei veri prodigi! Manuel Beatini con il suo 40 ha contribuito validamente al punteggio della squadra anche se individualmente si è ritrovato in una posizione un po’ defilata. Voglio essere sincero nei confronti di Manuel con una metafora scolastica: si tratta di un atleta che questa volta ha fatto bene il suo compitino ma non ci ha messo quel guizzo che lo ha caratterizzato negli anni passati. Per altri nostri ragazzi di questo comparto, come Andrea Guidi, Brando Leone Mandelli o Andrea Capurso, si è trattato certamente della tipica ‘giornata no’ che nello sport purtroppo arriva sempre. Una menzione la merita invece Cesare Pirletti che a Roma ha fatto la sua prima gara ufficiale. Si sa che il debutto nel Settore Giovanile tradizionalmente è sempre un disastro perché psicologicamente sei nella condizione peggiore e non sai come gestire la gara: al di là del contenuto tecnico del punteggio, questo nostro atleta però ha rotto il ghiaccio nel migliore dei modi.”

Nessuno degli Allievi ha contribuito al punteggio della squadra: è un segnale da considerare?
“Effettivamente sì: lo abbiamo notato subito al termine della gara di Roma e ne stiamo analizzando i motivi. Filippo Paradiso e Mario Vischioni si sono ritrovati molto distanti dalle prime posizioni: si tratta di atleti che vantano ormai alcune stagioni di militanza nel Settore giovanile e quindi dovrebbero saper gestire meglio ogni contraccolpo emotivo della gara. Interpretiamolo come un avvio rallentato di stagione: starà a loro far vedere le loro doti già dal prossimo impegno. Voglio certamente spendere invece qualche parola per Daniele La Rocca che ha fatto una buona gara tra gli Juniores dello Skeet: Daniele è partito male con un 17 che lo ha subito tenuto lontano dalla vetta, però il suo 25 della seconda serie dice di un atleta tenace che non butta via la prova soltanto perché vede che il punteggio lo condanna. Un elogio lo merita poi certamente Fabio Marchiori: Esordiente della Fossa Olimpica. Questo ragazzo è un 2009 del Trentino che percorre ogni volta un bel po’ di chilometri per venire ad allenarsi da noi al Concaverde. Pur vivendo lontano dalla sede degli allenamenti è stato fra l’altro presente al 75% delle sessioni sul campo. Il 39/50 che ha collezionato a Roma è stato uno dei tre migliori punteggi della sua qualifica. Ha sbagliato il primo piattello dello shoot-off per inesperienza e si è ritrovato terzo, ma a livello personale e anche per il giudizio di noi dirigenti, è come se avesse vinto. Fabio in ogni gara è cresciuto un po’: ha saputo far tesoro dei suggerimenti e sta conquistando quel piattello in più ogni volta che potrà condurlo a ottenere davvero dei buoni risultati e personalmente non posso che dirmi davvero contento dei suoi graduali ma visibili progressi. La Lombardia del Settore Giovanile ha infatti tanti talenti che stanno imparando ad esprimersi e sono certo che già dai prossimi impegni vedremo risultati di buon livello in tutti i comparti. Voglio però concludere questa mia analisi della trasferta di Roma esprimendo un ringraziamento proprio a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che hanno partecipato al Campionato invernale del Settore Giovanile sotto le insegne della Lombardia, alle Società in cui queste ragazze e questi ragazzi stanno svolgendo la loro preparazione e alla dirigenza di quelle stesse Società di tutta l’area lombarda e ai loro Tecnici che svolgono un prezioso lavoro in preparazione dei tanti appuntamenti del Settore Giovanile.”

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